Recuperare beni confiscati alla criminalità significa restituirli a tutta la comunità. Ti dà una sensazione davvero bella, una ventata di aria fresca che entra non solo in quei luoghi ma un po’ in tutti noi. Spesso siamo portati a pensare che le cose non funzionino o che peggio non cambi mai nulla. Eppure qualcosa si muove, sempre.
Lo vedo in quest’ottica l’avviso pubblicato venerdì dalla Regione Puglia rivolto alle amministrazioni comunali e finalizzato a finanziare progetti di recupero dei beni confiscati alla criminalità. Una battaglia, condotta con il mio amico e collega Peppo Turco, che finalmente vede un risultato concreto: l’opportunità di recuperare pezzi degradati delle città e dall’alto valore simbolico. Perché lì dove c’era il potere e lo sfarzo economico della criminalità, ci sarà spazio solo per idee e progetti sociali su giovani, donne, cultura e sviluppo.
L’avviso pubblico regionale in attuazione alla Legge Regionale n. 14 del 28/03/2019 “Testo Unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza”, è finanziato con 8 milioni di euro di fondi POR Puglia 2014-2020 – Asse IX e prevede un contributo massimo per progetto pari a un milione di euro. Le proposte progettuali candidabili a finanziamento possono avere diversi ambiti tematici: iniziative per la produzione di beni ed erogazione di servizi in favore delle fasce marginali (es. servizi di co-housing anziani/giovani, inclusione immigrati, disabili, donne e minori vittime di violenza, servizi di supporto alla genitorialità); riutilizzo di fabbricati rurali con annesso terreno per lo svolgimento di attività legate all’agricoltura sociale; recupero funzionale di alloggi da destinare a progetti pilota per percorsi di vita indipendente rivolti a disabili; interventi di cittadinanza sociale; tutela e valorizzazione del territorio; attività di co-working solidale per nuove esperienze autonome e produttive di lavoro.
Questo importante avviso aderisce pienamente alle buone prassi sul riuso urbano, sul recupero dell’esistente dando valore a ciò che abbiamo, con una connotazione diversa, più aderente ai bisogni delle comunità. Ora spetta ai Comuni cogliere questa grande occasione.