L’ipotesi sulla quale stiamo ragionando noi in Puglia non comporterebbe alcun aumento dei costi della politica, ma un generale abbassamento delle indennità, prevedendo il riparto dell’intero fondo annuale non più per 50 consiglieri, ma per 58. Altrove invece tale riforma ha comportato delle maggiori spese per le comunità. Evidentemente il vero spauracchio per qualche consigliere di centrodestra non è tanto l’aumento dei consiglieri, immaginato per migliorare il funzionamento degli organi regionali, quanto la perdita di centinaia di euro a fine mese. All’amico Ignazio Zullo, che del tema non è completamente all’oscuro avendone io già parlato con alcuni esponenti del suo partito, ricordo che per noi del centrosinistra il miglior metodo di analisi resta il confronto, anche con i nostri avversari politici. In democrazia e nel centrosinistra pugliese funziona così. Il resto sono solo polemiche sterili e pretestuose.